La Legge di Bilancio 2022 (Legge 178/2020) e il Piano Transizione 4.0 hanno prorogato il Credito d’imposta 4.0 per l’acquisto di beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. Il credito d’imposta permette al capitale di tornare nelle tasche di chi ha investito nell’innovazione dei suoi processi.
Sono previste tre diverse aliquote:
Le imprese possono accedere alle agevolazioni del piano Transizione 4.0 anche se le hanno già sfruttate negli anni precedenti, a prescindere dalla cifra già “agevolata”.
L’impresa deve fornire evidenza che il bene:
CLS consiglia sempre di eseguire una perizia in quanto è l’unico documento probatorio in caso di controllo da parte degli enti competenti.
Per accedere all’agevolazione, i beni devono sempre soddisfare tutte le seguenti caratteristiche:
Devono anche rispondere ad almeno due tra le seguenti caratteristiche:
Il Credito d’imposta 4.0 si applica a beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti:
Macchine per recuperare materiali da scarti industriali (vagli, frantoi).
Macchine operatrici, per carico, scarico, movimentazione e pesatura.
AGV, sistemi di manipolazione e Magazzini automatici
Le soluzioni proposte da CLS, oltre ad ottimizzare i processi incrementando sicurezza e produttività, soddisfano i requisiti di interconnessione e integrazione automatica necessari per accedere alle Agevolazioni Fiscali.
Per usufruire del Credito d’imposta 4.0 il nuovo bene strumentale deve essere acquistato e “connesso” ai sistemi aziendali entro il 30 giugno 2026, a patto che l’ordine e il pagamento di almeno il 20% a titolo di acconto siano effettuati entro il 31 dicembre 2025.
Rispetto al 2022 il Credito Imposta 4.0 è passato al 20% del valore degli investimenti fino a 2,5 milioni, 10% del valore degli investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni, il 5% del valore degli investimenti da 10 a 20 milioni.
QUANDO SI PUO’ USUFRUIRE DELLE AGEVOLAZIONI?
ULTIMO ANNO DI DISPONIBILITÀ
Agevolazioni fino al 45% sugli investimenti fatti fino al 31 dicembre 2023.
Gli investimenti devono essere correlati a un progetto per un nuovo sito produttivo oppure, relativamente a un sito già esistente, all’ampliamento o all’aumento della capacità produttiva.
Valido per le aziende con una sede produttiva in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Sicilia e Sardegna oltre che in alcuni Comuni dell’Abruzzo dove è prevista un’aliquota più bassa. Periodo agevolato dal 01/04/2016 al 31/12/2023.
Il limite massimo di investimento ammissibile è di 3 milioni per le piccole imprese e di 10 milioni per le medie imprese.
La base di commisurazione del credito d’imposta spettante è costituita dall’intero costo sostenuto per l’acquisizione dei beni agevolabili e non più al netto degli ammortamenti fiscali dei periodi d’imposta precedenti.
Lo sapevi che il 2 maggio è stato approvato il Decreto Aiuti che rafforza il Credito d’imposta per investimenti in BENI IMMATERIALI 4.0 e FORMAZIONE 4.0?
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